Chirurgia orale

Si occupa principalmente di estrazioni dentarie ma anche di chirurgia rigenerativa ossea e parodontale, endodonzia chirurgica e rimozione di neoformazioni.

Le estrazioni vengono effettuate a causa di carie profonde che rendono il dente irrecuperabile e a causa della malattia parodontale che causa la distruzione dei tessuti che sostengono il dente. Questi interventi sono per la maggior parte molto più brevi e agevoli di quanto possa immaginare il paziente; solo l’estrazione di denti del giudizio può in alcuni casi essere indaginosa per il chirurgo odontoiatra, soprattutto quando il dente è posizionato in profondità nell’osso dei mascellari.

L’indicazione all’estrazione preventiva dei denti del giudizio al fine di evitare lo spostamento degli altri denti è controversa in quanto non esiste prova certa di questo fenomeno; è a discrezione del caso clinico e dell’esperienza dell’operatore optare per l’estrazione dei denti del giudizio.

Questi interventi sono per la maggior parte molto più brevi e agevoli di quanto possa immaginare il paziente

  • ESTRAZIONE

    L’estrazione viene effettuata in anestesia locale, in totale assenza di dolore. L’anestetico locale però non ha effetto sulle sensazioni di tatto e spostamento e queste percezioni possono essere percepite dal paziente molto ansioso come dolorose; per questo motivo è possibile richiedere al medico odontoiatra la prescrizione di un ansiolitico a breve durata d’azione da assumere prima dell’intervento. In questo modo il paziente proverà un minor disagio e una minore tensione durante l’intervento con un guadagno anche per l’operatore che avrà difronte un paziente più collaborante e meno stressato.

  • CHIRURGIA RIGENERATIVA

    La chirurgia rigenerativa si occupa di rigenerare osso e tessuti molli andati persi a causa di infezioni (malattia parodontale), traumi o riassorbimento osseo; l’intervento di rigenerativa più classico è l’innesto osseo, eseguito prima dell’inserzione degli impianti nei pazienti in cui il riassorbimento osseo ha causato la perdita di una grande quota di osso.

  • OPERAZIONE CHIRURGICA

    Un’operazione chirurgica frequente è la chirurgia del frenulo, o frenulectomia, che consiste nell’incisione del frenulo labiale o linguale nei casi in cui la sua inserzione o l’eccessiva fibrosi creino delle interferenze durante la fonazione o masticazione; è un intervento semplice e veloce e in certi casi è indispensabile eseguirlo per evitare che si instaurino malattia parodontale o movimenti errati durante la funzione. Dopo 10 giorni dall’intervento è già evidente la guarigione e il miglioramento nei movimenti di lingua e labbro è notevole.

  • ENDODONZIA CHIRURGICA

    L’endodonzia chirurgica, o endodonzia retrograda, è un trattamento eseguito in casi particolari quando il trattamento endodontico tradizionale ha fallito; è una procedura complicata e viene effettuata da odontoiatri esperti con l’uso del microscopio operatorio che consente di ingrandire il campo operatorio di 20-30 volte. Dopo aver eseguito un piccolo lembo si rimuove una piccola porzione di osso per accedere alle radici che vengono poi otturate.

  • ULTIMO CAPITOLO DI CHIRURGIA ORALE

    Ultimo capitolo della chirurgia orale sono gli interventi di rimozione di neoformazioni benigne quali cisti ossee e dei tessuti molli, epulidi, muco celi, nevi; per quanto riguarda le neoformazioni tumorali maligne è necessario rivolgersi a centri specializzati in quanto il trattamento di tali neoplasie è articolato e coinvolge diverse specialità mediche (patologo orale, chirurgo maxillo-facciale, radiologo, otorinolaringoiatra…). 

Igiene e prevenzione

Ogni paziente dopo la prima visita, e una volta terminato il piano di trattamento, viene inserito in un programma di controlli periodici e di richiami al fine di mantenere lo stato di salute del cavo orale raggiunto, prevenendo eventuali e pericolose ricadute.

Partendo da tali presupposti, appare evidente come solo specialisti nel settore possano affrontare una seduta di igiene orale, secondo quelli che sono ormai definiti e considerati gli alti standard qualitativi richiesti in ambito odontoiatrico.

Un corretto piano di trattamento vede pertanto la figura dell’Igienista Dentale lavorare di concerto con l’Odontoiatra, nella cura delle parodontopatie, nel mantenimento dello stato di salute e nella prevenzione di eventuali ricadute.

  • Il mantenimento di un corretto stato di salute ed igiene della bocca rappresenta il momento centrale nei programmi di prevenzione delle patologie del cavo orale.

    Fa parte del passato e rappresenta un concetto quantomai superato, considerare la seduta di igiene orale alla poltrona come una semplice pulizia dentale solo più approfondita di quella espletata in ambito domiciliare. La seduta di igiene orale deve essere intesa innanzitutto come visita e studio approfondito dello stato di salute dentale, del parodonto e degli annessi muco-gengivali.

  • Esame dello stato clinico del paziente attraverso valutazione:

    • dell’indice di sanguinamento gengivale
    • dell’indice di placca batterica
    • della presenza e della profondità di sondaggio di tasche parodontali
    • di lesioni gengivali e dentali
    • di eventuali processi cariogeni in atto
    • dello stato di conservazione di eventuali restauri
  • Motivazione del paziente alla igiene orale quotidiana, illustrando le tecniche e gli ausili a lui indicati (tipo di spazzolino, filo interdentale, scovolini)

    • seduta di igiene orale professionale
    • eventuale trattamento di tasche parodontali con laser
    • Eventuale scaling e levigatura radicolare per eliminare fattori ritentivi di placca sottogengivale particolarmente pericolosi in pazienti affetti da malattia parodontale
    • Lucidatura dentale con strumenti rotanti
    • Fluoroprofilassi

Conservativa ed Endodonzia

Quando i denti “si ammalano”: prendersene cura al momento giusto per farli tornare in piena salute e bellezza

Sono le due discipline odontoiatriche che si occupano della diagnosi e della cura della carie dentale e del ripristino della salute del dente, in tutte le sue componenti.

La carie dentale ha varie fasi: inizia dallo smalto, il tessuto duro che ricopre il dente, rendendolo biancastro e ruvido. In questa fase è ancora possibile un processo di “autoguarigione” del dente, attraverso una corretta igiene orale e limitando l’introduzione di zuccheri. Se la carie dentale non guarisce, progredisce formando inizialmente una cavità nello smalto fino alla dentina.

I tubuli dentinali, presenti nella dentina, sono comunicanti con la polpa, dove si trovano i nervi dentali, quindi molto spesso il dente diventa sensibile al caldo, al freddo e ai cibi dolci. Proseguendo ulteriormente, la carie può raggiungere la polpa dentale, provocando un’infiammazione, spesso dolorosa che nei casi più gravi può coinvolgere anche il tessuto osseo.

Per curare un dente cariato rimuoveremo la parte di dente danneggiata fino a trovare tessuto sano. La cavità così ottenuta viene poi disinfettata e il dente viene restaurato con materiale scelto in base alla posizione del dente, alla grandezza e alla posizione della cavità ottenuta, ad esigenze estetiche, masticatorie e di robustezza del restauro.

Se la carie è molto profonda, può essere necessario eseguire un trattamento più lungo e complesso (cura canalare) per salvare il dente, prima di procedere con un restauro.

Presso il nostro studio conservativa ed endodonzia comprendono le OTTURAZIONI e CURA CANALARE.

Otturazioni

Non si otturano solo i denti cariati, ma anche quelli rotti o danneggiati e quelli usurati da cattive abitudini come mangiarsi le unghie, digrignare i denti, aprire con i denti bottiglie e altri oggetti.


Vi sono vari modi per stabilire se un dente è cariato:

  • osservazione. Le macchie che compaiono sui denti possono essere segno di carie, ma non sempre. In caso di dubbio il dentista si avvale di uno strumento manuale appuntito con il quale esplora il dente. Lo smalto sano è duro e resiste alla pressione dello strumento, mentre lo smalto cariato è più morbido e lo strumento lo può penetrare in superficie
  • liquido rivelatore. Si applica sui denti e aderisce solo alle zone cariate
  • radiografie. Consentono al dentista di scoprire carie invisibili a occhio nudo o che stanno al di sotto della superficie del dente. Non sempre però i raggi X permettono di scoprire le carie più piccole anche perché le otturazioni e altri restauri possono impedire di vedere la cavità cariosa.


Per le otturazioni estetiche si usano i compositi, una miscela di vetro o quarzo in un medium resinoso dalla tinta praticamente identica a quella dei denti da otturare. Prima dell’otturazione, che in genere avviene in anestesia locale, si rimuovono le tracce residue di carie e di eventuali otturazioni precedenti. Il dente viene trattato in modo da favorire l’adesione del materiale. Si applica uno strato di adesivo, successivamente indurito con una luce speciale, che agisce come un cemento e assicura la tenuta dell’otturazione. Si inserisce il composito nella cavità preparata e lo si indurisce a sua volta. Infine, si pareggiano e si levigano le superfici trattate.

  • Amalgama o compositi?

    L’amalgama è formata da una lega di mercurio e da una lega di argento, rame, stagno, ed eventualmente altri materiali. Quando viene combinato ad altri materiali in un’amalgama dentale, la natura chimica del mercurio cambia. Le visioni circa la tossicità del mercurio presente nell’amalgama, e quindi nell’otturazione con amalgama, variano da dentista a dentista. In ambito scientifico l’argomento è controverso, anche se gli ultimi dati disponibili sono incoraggianti: i risultati di studi internazionali indipendenti pubblicati nella prestigiosa rivista JAMA (2006) suggeriscono che “i materiali di restauro hanno aderenze batteriche diverse che possono ridurre o aumentare il rischio di sviluppare in futuro una carie nei denti adiacenti al dente trattato. Tutti i materiali diversi dal titanio, dall’oro e dall’amalgama mostrano valori batterici più elevati dello smalto”. Tuttavia, nello stesso articolo si legge che “gli studi non sono in grado di rilevare gli effetti dell’esposizione tossica che possono prodursi più in là nella vita, o di valutare gli effetti, ancorché minimi, che possono essersi prodotti in sottogruppi (di pazienti) vulnerabili”. Per questa ragione, negli studi odontoiatrici Iris le otturazioni vengono effettuate solo con compositi.

  • Le otturazioni provvisorie

    Sono indicate quando il trattamento odontoiatrico si protrae per più di una visita, il dente ha bisogno di tempo per guarire, la carie è profonda e durante la procedura viene esposta la polpa (il nervo), e infine nelle emergenze odontoiatriche. Le otturazioni provvisorie hanno sul dente un effetto sedativo perché il materiale da otturazione spesso contiene eugenolo, un blando anestetizzante. Le otturazioni provvisorie sono temporanee e non sono fatte per durare; nel giro di un mese o due si staccano, si rompono o si usurano. La ritardata sostituzione dell’otturazione provvisoria con quella definitiva espone i denti a un maggior rischio di infezione e di altre complicazioni.

  • Quando sostituire un’otturazione

    Le otturazioni non durano per sempre. Con il tempo si macchiano e tendono a diventare giallognole o grigiastre. Inoltre, sono soggette a usura perché durante la masticazione i denti (e con loro le otturazioni) sopportano pressioni molto forti. Le otturazioni devono essere sostituite immediatamente se si staccano, “perdono” o si rompono. La sostituzione immediata è indispensabile per impedire che sotto l’otturazione si formi una carie – una condizione che prima di essere scoperta e curata può diventare anche molto estesa. Talvolta è possibile riparare una vecchia otturazione invece di rimuoverla e sostituirla del tutto. Le persone che digrignano i denti (bruxismo) esercitano su di essi forze che possono accelerare l’usura delle otturazioni o favorire la comparsa di cricche, piccole linee di rottura che compromettono l’integrità dell’otturazione.

Cura canalare, devitalizzazione

Il termine endodonzia indica la branca dell’odontoiatria che cura l’endodonto, lo spazio interno del dente in cui è presente la polpa dentaria; un tessuto altamente innervato, costituito di arterie, vene e terminazioni nervose posto al centro del dente.

La cura endodontica, cura canalare o devitalizzazione, si basa proprio sulla rimozione della polpa dentaria e la sostituzione con altro materiale.

  • QUALI SONO LE CAUSE DEL DANNEGGIAMENTO DELLA POLPA DENTARIA?

    • Carie profonda
    • Trauma sul dente con conseguente danneggiamento della polpa dentaria
  • QUALI SONO I POSSIBILI SINTOMI DI UN DANNO ALLA POLPA DENTARIA?

    • Dolore acuto e spontaneo in ampie parti del viso
    • Particolare sensibilità alla percezione del caldo e del freddo
    • Dente dolorante in fase di masticazione o al tatto
    • Cambiamento del colore originale del dente
    • Dolore intenso lungo le pareti gengivali attorno al dente
  • IN COSA CONSISTE LA CURA CANALARE?

    La terapia ruota generalmente attorno a questi tre principi fondamentali:

    • sagomatura e svuotamento completo del dente
    • detersione professionale
    • sigillatura tridimensionale dei canali
  • La devitalizzazione è un intervento doloroso?

    Noi effettuiamo l’operazione chirurgica avendo a cuore innanzitutto il tuo benessere e a questo scopo utilizziamo tutte le precauzioni necessarie affinché tu non percepisca alcun fastidio, ricorrendo ad anestesie locali e alla sedazione cosciente.


    La devitalizzazione del dente si effettua con lo scopo di salvare il dente originario, ma se la lesione all’osso è profonda, si rende necessaria l’asportazione chirurgica del dente infetto.

Implantologia

Implantologia tradizionale

Dal oltre 30 anni lo studio si occupa di implantologia.

La Dott.ssa Dalla Rosa ha conseguito il Master in Implantologia presso l’Università di Firenze.

Oggi è praticamente possibile mettere sempre denti fissi dove non ci sono più. Dove manca una base ossea sufficiente per accogliere l’impianto, si può innestare dell’osso preso dallo stesso paziente o utilizzare osso omologo proveniente da cadavere ed ottenere sempre e comunque le condizioni per ripristinare una corretta masticazione.


Implantologia a carico immediato: denti in un giorno

L’implantologia a carico immediato, nota anche come l’implantologia dei denti in un giorno è oggi una realtà quotidiana e relativamente facile a realizzarsi. I candidati migliori sono i pazienti che non hanno più neppure un dente o pazienti che hanno denti ormai compromessi e che devono essere estratti.

Carico immediato

Parodontologia

La Parodontologia è quella branca dell’Odontoiatria che studia i tessuti di sostegno del dente e le malattie degli stessi. Il parodonto è costituito da. gengiva, osso alveolare, cemento radicolare (tessuto che ricopre la radice del dente), legamento parodontale (fibre di collagene che uniscono il cemento all’osso)

La parodontologia si occupa quindi dell’insieme dei tessuti molli (il legamento periodontale e la gengiva) e duri (cemento e tessuto osseo alveolare) che circondano il dente e che assicurano la sua stabilità nell’arcata ossea (in condizioni di salute). La parodontologia, si occupa anche delle malattie che interessano il parodonto, queste vengono chiamate genericamente malattie parodontali o parodontiti (piorrea è termine storico oggi ancora utilizzato nella popolazione).


La malattia parodontale è una malattia infettiva multifattoriale sito specifica.

  1. infettiva: la causa necessaria sono i batteri (placca batterica);
  2. multifattoriale: ha più concause che assieme possono aumentare la probabilità che la malattia si verifichi (condizione necessaria rimane la presenza di batteri) come avviene per il fumo o malattie sistemiche.
  3. sito specifica: ogni dente ed ogni sua zona può esserne colpito in maniera differente, grave, media, minima o nulla; per questo è necessaria una diagnosi accurata dente per dente.

La malattia parodontale può presentarsi come gengivite o parodontite..)

  • Parodontite Piorrea

    Dopo una certa età, il nemico dei tuoi denti non è più la carie. La malattia parodontale (comunemente conosciuta come piorrea) affligge moltissime persone. I denti hanno mobilità, le gengive sanguinano allo spazzolamento e il paziente non ha più la libertà di mangiare tranquillamente e di sorridere.


    Con il nostro specifico programma, il paziente viene seguito passo dopo passo. Dopo un attento esame del quadro clinico del paziente, fatto attraverso una visita mirata, si procede con una serie di brevi sedute che risolvono il problema della piorrea attraverso un trattamento personalizzato.


    Il paziente potrà cosi risanare e salvare la propria dentatura; tutti i trattamenti sono indolori attraverso l’uso di un LASER specifico che evita al paziente interventi invasivi.


    La terapia LASER per le gengive è veloce, minimamente invasiva, senza sanguinamento e non necessita di anestesia dal momento che non si eseguono incisioni chirurgiche. La luce LASER risana i tessuti parodontali che supportano il dente naturale o un impianto (trattamento della perimplantite). La terapia progressiva del LASER è sicura persino per pazienti dalle condizioni di salute più delicate.

Pedodonzia

Una scelta per passione

I bambini hanno bisogni diversi dagli adulti, i bambini hanno tempi diversi dagli adulti, i bambini hanno denti diversi dagli adulti.

La base della salute orale dei vostri bimbi è la prevenzione. Non ci stancheremo mai di ripeterlo. Ci impegnamo a fondo nella prevenzione ed abbiamo progettato appositi programmi per bambini liberi dalla carie.

Quando La prevenzione non basta bisogna intervenire, noi cerchiamo di farlo sempre in maniera da lasciare al bimbo un bel ricordo.

La cura dei denti deve essere un’esperienza da vivere in tranquillità per tutti i bambini!

Anche i bimbi più difficili da noi sono i benvenuti. Paura ed ansia sono emozioni che posso esserci, soprattutto se le prime esperienze non sono state adeguate. Il nostro obbiettivo e di far superare questi blocchi ai vostri bimbi e di portarli ad un rapporto sereno con il dentista

La pedodonzia è l’odontoiatria pediatrica e si rivolge ai bambini in età evolutiva, dalla nascita fino all’adolescenza. È importante infatti curare la salute orale fini dai primi anni di vita, per favorire uno sviluppo ottimale dei denti, nella corretta posizione, e prevenire la formazione di carie, che possono interessare anche i denti da latte.

I piccoli pazienti svolgono la visita accompagnati dai genitori in modo da condividere con loro alcune informazioni e indicazioni utili riguardanti ad esempio la corretta alimentazione e l’igiene orale del bambino, l’uso di ciuccio e biberon, la somministrazione del fluoro, ecc.

I trattamenti più svolti sono infatti di natura preventiva e sono: Fluoroprofilassi e Sigillatura dei solchi.

  • Fluoroprofilassi

    Prevede l’applicazione professionale di fluoro sui denti che, andando a rafforzare lo smalto e rendendolo più resistente alle sostanze che possono intaccarlo, permette di prevenire la formazione della carie. La fluoroprofilassi è dunque un’importante forma di prevenzione attraverso un minerale che protegge lo smalto dalla placca batterica. Il fluoro previene la formazione di cavità cariose favorendo la remineralizzazione dello smalto.

  • Sigillatura dei solchi

    Anche in questo caso si tratta di una tecnica di prevenzione della carie che però consiste nel rendere inaccessibili le superfici dentarie all’impianto dei batteri che sono i responsabili dell’insorgere della patologia. Per fare ciò si procede alla chiusura delle irregolarità dello smalto presenti principalmente nella parte superiore dei molari.


    Asportazione di quasi tutte formazioni anomale e distruzione di cellule batteriche. Delicatissimo nell’azione si può utilizzare con irrigazione di acqua tiepida, indicato per chi soffre di sensibilità dentale.

Protesi mobile e fissa

Il piacere di tornare a sorridere

Gli specialisti del tuo sorriso

La realizzazione e progettazione di protesi dentali fa parte di quella branca dell’odontoiatria impegnata a rimpiazzare la dentatura originale ormai perduta o compromessa, permettendo di ripristinare l’apparato masticatorio, migliorare l’aspetto estetico e una corretta fonetica del paziente.

La competenza del nostro laboratorio e l’utilizzo di materiali di prima qualità assicura ai pazienti dello Studio la scelta tra differenti soluzioni in termini di efficacia e costi.

  • Toronto Bridge

    Protesi fissa avvitata su impianti

    La scelta di adottare questa soluzione prevede un intervento d’implantologia dentale precedente.

    La protesi, generalmente realizzata in resina come le protesi tradizionali, viene infatti ancorata (avvitata) a degli impianti precedentemente alloggiati ed “osteointegrati” che le permetteranno un posizionamento saldo e fisso, senza cioè possibilità di esser tolta in autonomia da parte del paziente ed eliminando quindi tutti i problemi legati alla poca stabilità della protesi.

    La scelta di una protesi Toronto Bridge, al contrario di interventi in cui erano necessari anche 8 /10 impianti, permette con soli 6 impianti, o addirittura 4 con la soluzione all-on-4,  di realizzare un’intera arcata fissa risultando un’operazione meno invasiva per il paziente.

  • Tipologie di protesi fisse

    Esistono differenti tipologie di protesi fisse in base al numero di denti naturali che il manufatto deve andare andare a sostituire.

    Tra le varie casistiche si potrà necessitare di:

    • Faccette e corone (sostituti artificiali di un solo dente)
    • Ponti (sostituiti di più elementi dentari) cementati a pilastri di sostegno naturali (denti contigui) e perciò non rimovibili dal paziente
    • Protesi su impianti ad arcata completa (in caso di edentulismo totale).

    La possibilità di poter eseguire questa tipologia d’intervento è particolarmente legata allo stato di salute del paziente e ancor di più alla disponibilità di osso necessario per l’applicazione degli impianti di supporto.

    Ancora, è possible ricorrere ad una soluzione di protesi completa di gengiva artificiale, in ceramica o resina,  per aiutare notevolmente il fattore estetico, soprattutto in casi di forte riassorbimento osseo, e lo stato di pulizia grazie ad inferiori infiltrazioni di cibo tra la protesi e la vera gengiva.

    La Toronto Bridge rientra tra le nostre applicazioni in implatologia dentale.

    Corone e faccette senza presenza di metallo: la ceramica integrale disilicato


    In base alla gravità dello stato del dente, dal punto di vista estetico sarà possibile intervenire per correggere il proprio sorriso tramite l’applicazione di faccette o, in casi più gravi di corone.

    Questa tipologia di trattamento è particolarmente vantaggioso per tutti pazienti con particolari allergie grazie

    alla completa assenza di metallo all’interno di queste protesi: il disilicato permette infatti alti livelli di biocompatibilità e quindi si sicurezza per il paziente allergico.

    La scelta ricadrà nella corona nel momento in cui il dente si presenti profondamente danneggiato, permettendo soluzioni eccellenti dal punto di vista estetico per naturalità e trasparenza della protesi, possibili correzioni della forma e della posizione dei denti.


    Queste peculiarità rende la corona di ceramica integrale particolarmente adatta per i denti frontali, o per intervenire in caso di:

    • Cura canalare (dente devitalizzato)
    • Dente fratturato in maniera profonda
    • Carie particolarmente estese fino alla gengiva
    • Vecchie otturazioni molto estese eseguite con materiale poco estetico
  • Corone metallo ceramica

    Grazie a caratteristiche come la resistenza e molte volte al prezzo rispetto ad altre tipologie, le corone in metallo ceramica sono normalmente le più comuni.

    La sua struttura, come si deduce del nome, è strutturata da una parte interna costruita in metallo che le dona quindi estrema resistenza, e una esterna in ceramica per donare l’aspetto naturale al dente.

    Tra i metalli che possono essere utilizzati per fare la parte interna si può trovare corone in Chrome-Nickel, Chrome-Cobalt, Oro, Platino e Titanio differenti soprattutto nel prezzo ma anche nella possibilità di scatenare particolari reazioni in pazienti allergici ai metalli.

    Corone in zirconio

    Anche questa tipologia di corone sono strutturate dalla combinazione di due materiali: la parte esterna è costituita da ceramica per donare trasparenza e naturalità alla protesi, e la parte interna in zirconio per un’elevatissima resistenza.


    Numerosi sono i vantaggi legati alla scelta di questa tipologia di protesi:

    • Le corone in zirconio sono più leggere e altamente più resistenti rispetto al modello in metallo ceramica;
    • È biocompatibile al 100%: l’ossido di zirconio non contiene alcun metallo, così il rischio di allergie è escluso.
    • Il colore bianco della zirconia  rende le protesi irriconoscibili anche dopo un periodo di tempo prolungato, o nel caso in cui la gengiva dovesse ritirarsi o dovesse scheggiarsi della ceramica. La prestazione estetica è ottima;
    • Riescono a limitare l’adesione della placca batterica;
    • Si distingue per una bassa conducibilità termica (perchè senza parti metalliche) che permette di mangiare cibi sia caldi che freddi senza la paura di fastidi legati alla temperatura.

    Nonostante risulti una soluzione più costosa, le corone in zirconio ceramica vengono preferite sempre di più a quelle in metallo ceramica.


    La protesi mobile su misura del tuo sorriso

Progettate in laboratorio in base alle tue esigenze

La protesi dentale mobile è un manufatto rimovibile utilizzato per sostituire una parte o un’intera arcata della dentatura originaria persa.

La peculiarità principale è la possibilità di rimuovere la protesi da parte del paziente per eseguire le ordinarie pulizie di igiene.

Le protesi mobili possono essere:

  • Parziali

    Questo tipo di protesi prevede un ancoraggio ai denti residui tramite ganci in metallo.

    Si presenta come una struttura metallica portante (scheletrato)  a supporto dei denti protesici che per mezzo di attacchi metallici, viene ancorata ai denti naturali rimasti o agli impianti presenti.

    La sua progettazione prevede la costruzione artificiale della dentatura da ripristinare tramite resina acrilica per la parte di gengiva e ceramica o resina composita. per la costruzione dei denti.

    La stabilità della protesi, seppur appoggiata alla gengiva, viene data dai denti/impianti limitrofi a cui i ganci vengono attaccati, permettendo un buon livello sia funzionale che masticatorio.

  • Totali

    La protesi totale in resina (comunemente detta dentiera), in mancanza di denti naturali va a sostituire una o entrambe le arcate dentarie, andando ad appoggiarsi direttamente sulle mucose gengivali del paziente.

    Una protesi dentale totale richiede un percorso di fiducia con il proprio dentista prevedendo sia la progettazione, la costruzione, la consegna e canonici controlli per verificare continuamente la corretta funzionalità.

Grazie all’utilizzo di materiali innovativi (ceramiche e compositi), la protesi garantisce validità dal punto di vista sia funzionale che estetico, anche se l’efficacia masticatoria può risultare più ridotta rispetto ad altre soluzioni.

La stabilità della protesi va infatti compromessa dal riassorbimento parziale dell’osso in cui si appoggia, richiedendo periodici interventi di riassetto della base: la protesi deve la sua stabilità all’effetto ventosa che avviene con le gengive, soprattutto per l’arcata superiore.

Al contrario, quella inferiore, a causa della sua anatomia e delle continue sollecitazioni da parte della lingua, risulta più difficoltosa, tanto che interventi d’implantologia possono aiutare nell’ancorare meglio la protesi all’osso.

Sedazione cosciente

L'Analgesia è una tecnica da anni ampiamente diffusa negli Stati Uniti, In Canada e diversi paesi europei.

La somministrazione controllata di ossigeno e protossido d’azoto per via inalatoria, induce un senso di rilassatezza, riducendo la carica emotiva, la percezione del dolore e lo stato ansioso, aumentando la trattabilità del paziente e facilitandone la collaborazione con il medico, mantenendo tuttavia inalterati i riflessi tutelari.

È bene ricordare che la sedazione non produce effetti collaterali e presenta solo generiche controindicazioni.

  • Pedodonzia

    Notoriamente i bambini sono i soggetti che subiscono maggiormente il problema “dell’ansia odontoiatrica”, che spesso sfocia nella più completa non collaborazione.

    L’ odontoiatria dovrà così affrontare disagi e perdite di tempo.

    La sedazione risolve questo problema facendo risparmiare tempo e facilitando il lavoro degli operatori.

    Disponibili nuove mascherine taglia 1 – 2 – 3 – 4 per l’uso su adulti e in pedodonzia.

  • Portatori di handicapp

    Alcune categorie di portatori di handicap, sono spesso impossibilitati ad essere sottoposti a cure odontoiatriche ambulatoriali.

    La sedazione in alcuni casi risolve radicalmente questo problema.

  • Implantologia

    Questa tecnica, ampiamente diffusa, “obbliga” il paziente a lunghi tempi di intervento, che producono momenti di stress, che sfociano talvolta in “non collaborazione”, proprio nei momenti topici, la sedazione aiuta ad affrontare tutte le fasi dell’intervento in modo sereno e collaborativo.

  • Fobie odontoiatriche e altre situazioni quotidiane

    Il problema delle fobie odontoiatriche è molto diffuso anche nei soggetti adulti e ciò allontana questi dagli studi odontoiatrici. Vi sono poi situazioni di interventi quotidiani, come la presa delle impronte, l’ablazione del tartaro, che spesso provocano problemi indesiderati. La sedazione risolve tutti questi problemi, “avvicinando” il paziente all’odontoiatria. Il maggior beneficio è sicuramente riservato agli operatori, i quali possono operare serenamente, senza situazioni di stress e notevole risparmio di tempo.

  • Master Flux Plus

    Apparecchio per sedazione con controllo flussi automatico. Master Flux Plus è l’unica apparecchiatura per sedazione interamente studiata e realizzata in Italia.

    Tutti i particolari sono prodotti dalla Tecno-Gaz e subiscono uno scrupoloso controllo individuale. Per evitare al paziente un negativo impatto visivo e psicologico è stato adottato un elegante mobile che può contenere le bombole di ossigeno e protossido d’azoto con relativi riduttori ed attacchi. Il mobile è color RAL 9002, munito di ruote, piano laminato portastrumenti ed all’interno vi è un vano studiato per bombole da lt.5 e lt. 10. Frontalmente vi è l’alloggiamento per la scatola flusso metrica completa di accessori. Master Flux Plus ha superato i tests richiesti dalle direttive CE.

Terapia laser

LASER è l’acronimo di “Light Amplification by Stimulated Emission of Radiation” cioè un dispositivo che produce e amplifica la luce. La lunghezza d‘onda della luce prodotta dal LASER determina il tipo di tessuto che assorbirà l’energia trasportata dalla luce e quindi le sue indicazioni in ambito terapeutico. Ad esempio, se un LASER genera un’onda di luce entro il visibile e vicino alla lunghezza dell’infrarosso, la sua energia sarà assorbita dai pigmenti quali melanina nella pelle o dall’emoglobina nel sangue.


Gli aspetti più rilevanti della Terapia LASER sono legati alle proprietà dell’emissione LASER e cioè essere in grado di:

  • Sterilizzare i tessuti
  • Ottenere guarigioni molto rapide
  • Garantire una immediata emostasi (arresto del sanguinamento) nei piccoli interventi chirurgici
  • Rimuovere i tessuti con il calore senza che quelli adiacenti siano minimamente danneggiati dal calore stesso
  • Evitare o ridurre drasticamente la necessità di suture
  • Cos’è il LASER Diodo?

    Il LASER Diodo è la tipologia di LASER che offre il più ampio range di applicazioni in ambito Odontoiatrico. Uno degli aspetti più innovativi nell’utilizzo del LASER Diodo è sicuramente quello dell’Igiene Orale Laser assistita.


    Infatti, l’uso di questa tecnologia consente terapie di gran lunga meno fastidiose e rappresenta per noi la garanzia di non rimuovere strati di cemento radicolare sano, come purtroppo risulta spesso inevitabile con le tecniche di rimozione manuale tradizionali (courettes, scalers).

Share by: